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Le menzioni geografiche aggiuntiveDefinire che si tratta di un grande vino perché frutto del perfetto connubio tra il Nebbiolo e le terre di Barbaresco sarebbe riduttivo se non si andasse a sua volta a ribadire come sia ancora più magico questa alchimia in alcune limitate e ben definite parti di questo terreno: alla stregua di quanto fatto per tutti gli altri grandi vini al mondo, anche a Barbaresco è stata introdotta una mappatura dei cru, qui definiti: menzioni geografiche aggiuntive. In questo modo si è permesso di dare maggiore lustro ai Barbareschi prodotti in quelle poche aree che vengono definite d’eccellenza, come il RABAJÀ: circa 20 ettari con vigne vecchie, quota tra i 260 ed i 315 metri, esposizione sud, sud-ovest: il tutto per donare un Barbaresco di grandissimo livello, che può conservarsi per lungo tempo mantenendo profumi ed equilibri gustativi perfetti. |
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